ANAPS-NOTIZIE

Lettera Confsal - Anaps al presidente della CEI, mons. Gualtiero Bassetti, al segretario Cei mons. Russo e al direttore di Avvenire sul futuro concorso per IdR
Pubblichiamo la lettera che abbiamo inviato il 2 gennaio u.s. a mons. Bassetti, al sergetario della Cei mons. Russo e al direttore di Avvenire dott. Marco Tarquinio, allegando alla stessa la petizione di settemila firme di insegnanti di religione contrari al concorso ordinario.
S.Em. Card. Gualtiero Bassetti
Presidente CEI
E p.c.
S.E. Mons. Stefano
Russo
Segretario Generale CEI
E p.c.
dott. Marco Tarquinio
Direttore responsabile di Avvenire
Gent.ma
em. Gualtiero Bassetti,
nel porgerLe i nostri sinceri auguri per un sereno Anno Nuovo,
vorrei ricordarle il problema degli insegnanti di religione.
Sinceramente
non siamo sicuri che sia stato informato correttamente su questo argomento.
Il
14 dicembre u.s., con una fretta assolutamente incomprensibile, è stata siglata
un’Intesa che ha meravigliato migliaia di insegnanti di religione e li ha
gettati nello sconforto.
Alcuni
rappresentanti della CEI che avrebbero dovuto proteggerli e tutelarli si sono
rivelati indifferenti alle esigenze e alle inquietudini degli insegnanti di religione.
L’Intesa,
nella sua formulazione, prevede un concorso ordinario per migliaia di docenti
che lavorano da più di venti anni e, paradossalmente, non riconosce il valore
abilitante dell’idoneità diocesana che è, invece, riconosciuta dallo Stato. La
riserva del 30% in un concorso ordinario non dà sufficienti garanzie di
mantenimento del posto di lavoro, in quanto docenti appena usciti
dall’Università freschi di studi anche con un solo giorno di supplenza, ma
privi di ogni esperienza didattica e pedagogica, potrebbero scavalcare inevitabilmente
chi lavora da almeno venti e più anni. L’Intesa appena firmata si rivela ingiusta
e irrispettosa nei confronti di lavoratori che si troverebbero senza lavoro e
senza poter mantenere la propria famiglia, in un momento già così difficile per
il Paese, ponendoli nelle condizioni di non trovare alternative di lavoro.
Assolutamente
incomprensibile la fretta di tale firma soprattutto dopo che i Vescovi della
Lombardia avevano manifestato il proprio dissenso nei confronti di un concorso
selettivo auspicando il riconoscimento della professionalità e delle competenze
acquisite in tanti anni di lavoro.
Questi docenti sono stati preparati dai propri Vescovi e godono della
loro fiducia ed ora dovrebbero essere
sottoposti ad un concorso dove lo Stato dovrebbe valutare la loro
preparazione in quei contenuti
disciplinari che sono già stati valutati
dal Vescovo della Diocesi di appartenenza. E’ una vera ingiustizia che a questi
docenti non venga riconosciuto lo stesso
diritto di cui hanno goduto docenti di ogni ordine e grado che in base
alla legge 59/18 hanno usufruito di un concorso
riservato non selettivo in quanto già abilitati.
Quali
logiche si nascondono dietro una tale presa di posizione che danneggia tante
persone?
Il
business dei corsi e della vendita dei libri che con il loro costo andrebbe a
gravare ancora di più su famiglie già provate dall’emergenza sanitaria?
Stiamo
parlando di lavoratori con titoli universitari, molti anche con due lauree,
dottorati ecc.
In
questi ultimi due anni abbiamo raccolto migliaia di firme di docenti che non
vogliono un concorso selettivo perché iniquo e non rispettoso, perché non
riconosce il lavoro svolto in tanti anni con passione e dedizione.
A
nome di questi lavoratori Le chiediamo di intervenire con la Sua autorevolezza,
è ancora possibile fermare il bando, meglio nessun concorso piuttosto che
infliggere a questi docenti tanta umiliazione.
Confidiamo
nel Suo autorevole intervento per poter ridare serenità e fiducia a migliaia di
famiglie.
A
conferma dell’inquietudine dei colleghi alleghiamo alla presente il file con
migliaia di firme di insegnanti di
religione che non accettano di essere valutati dallo Stato in un concorso ordinario.
(Eminenza,
siete consapevole di quale danno verrebbe arrecato agli insegnanti e
all’insegnamento della Religione
Cattolica se lo stato valutasse negativamente un insegnante che è
stato valutato positivamente dal proprio
Vescovo?).
Distinti
saluti
Milano
02/01/2021
Segreteria Nazionale Confsal ANAPS
Prof.ssa
Angela Loritto
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